Le Sfere del Drago (ドラゴンボール Doragon Bōru) sono un set di sette sfere di cristallo, che se radunate possiedono la capacità di evocare il Drago Divino. Sono presenti esclusivamente nel Settimo Universo e nel Sesto Universo, dove sono conosciute anche con il nome di Sfere dei Desideri.
Tipi[]
- Super Sfere del Drago
- Sfere del Drago di Namecc
- Sfere del Drago dalla Stella Nera
- Sfere del Drago della Terra
- Sfere del Drago Oscure
- Speciali Sfere del Drago
- Sfere del Drago di Cereal
Descrizione[]
Le Sfere del Drago hanno al centro da una fino ad un massimo di sette stelle a cinque punte che ne identifica il numero. Indistintamente dall'angolazione da cui vengono osservate, le stelle al suo interno sono sempre ben visibili. Le Sfere sono di colore giallo mentre le stelle al suo interno sono rosse, o nere. Le loro dimensioni variano a seconda del tipo del drago che può evocare. Le Sfere emettono una particolare energia che può essere captata da particolari strumenti tecnologici come il Radar Cercasfere. Una volta radunate, le sette sfere si attivano emettendo luce ed evocano il Dio Drago. Il numero dei desideri è legato alla forza del drago. Una volta esauditi i desideri, il drago sparisce e le sette sfere si tramutano in pietra, per un determinato periodo, disperdendosi.
Storia[]
Le prime Sfere del Drago furono create da Zarama nell'anno 41 del calendario divino, e furono chiamate Super Sfere del Drago o Pianeti dei Desideri. Ogni sfera ha le dimensioni di un pianeta, e sono sparse tra il Sesto Universo ed il Settimi Universo. Dai frammenti di queste Sfere del Drago, nel Settimo Universo, dei Namecciani appartenenti alla Famiglia del Drago ne crearono una loro versione molto più debole, le Sfere del Drago di Namecc. Anni dopo un altro namecciano appartenente a questa stirpe si trasferì sulla Terra creandone una sua prima versione, le Sfere del Drago dalla Stella Nera. Dopo essersi diviso in due esseri, la sua parte buona divenne il Dio della Terra e creò le Sfere del Drago della Terra.
Curiosità[]
- Akira Toriyama ha scelto il nome di questi oggetti da usare come titolo della sua opera, Dragon Ball per l'appunto.